Google ha recentemente svelato il suo nuovo asso nella manica, Gemini, un’intelligenza artificiale destinata a competere con il rinomato ChatGPT di OpenAI. Le ambizioni sono elevate, poiché Gemini promette di non solo eguagliare, ma addirittura superare le capacità del chatbot di OpenAI, il tutto senza gravare sul portafoglio dell’utente.
L’ultima novità di Google si chiama Gemini e rappresenta una sfida diretta all’eccellente intelligenza artificiale conosciuta come ChatGPT fornita da OpenAI. Senza gravar sul portafoglio dell’utente e con ambizioni elevate, Gemini promette non solo l’eguaglianza con il chatbot di OpenAI, ma persino il suo superamento.
Il sistema si presenta in tre versioni distinte: Nano, concepita per operare localmente su smartphone; Pro, una variante di livello intermedio progettata per affrontare svariate mansioni; infine, Ultra, specificamente dedicata a compiti altamente complessi a livello enterprise.
Quando verrà rilasciato?
Il rilascio graduale di Gemini su diverse piattaforme è già iniziato, con Bard che integra la versione Pro del modello. Inoltre, il nuovo smartphone Pixel 8 Pro (che puoi trovare scontato a questo link) sarà il primo ad ospitare la versione Nano. Gli utenti avranno accesso alle funzioni “Riassunto” nell’app di registrazione e “Smart Reply” nella tastiera Google.
C’è un però!
Tuttavia, c’è un aspetto deludente per gli utenti europei: Gemini non è ancora disponibile nel Vecchio Continente, e la data di disponibilità è avvolta nel mistero. La causa di tale indisponibilità è il noto Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). Come già avvenuto con Bard, giunto in Europa tre mesi dopo il lancio ufficiale, la valutazione e l’approvazione da parte delle istituzioni potrebbero determinare il destino di Gemini nel continente.
Google non ha ancora comunicato una data certa per l’espansione di Gemini nei paesi soggetti al GDPR, poiché tale decisione dipenderà in gran parte dalla collaborazione con le istituzioni europee. La speranza è che il futuro prossimo indicato da Google si materializzi quanto prima.
Cosa ne pensiamo?
In un periodo in cui molti hanno fatto tesoro dell’utilizzo di ChatGPT, ritenendolo il miglior chatbot disponibile, Google introduce una nuova dinamica nella competizione con l’ingresso di Gemini, integrato anche nell’ormai noto chatbot Google Bard.
L’aspetto più rilevante di questa novità è che Google Bard promette di offrire gratuitamente ciò per cui ChatGPT richiede un pagamento. Tuttavia, è essenziale ricordare che questa “gratuità” può comportare un costo in termini di privacy, specialmente quando si tratta di Google.
Fino a questo momento, Bard si è presentato come uno strumento leggermente meno potente e meno utile rispetto a ChatGPT, ma l’introduzione di Gemini potrebbe ribaltare questa situazione. Gemini è già disponibile globalmente, in 170 paesi e in lingua inglese. Google sostiene che questa tecnologia sia pari o addirittura superiore a quella di OpenAI, benché il confronto riguardi ChatGPT 3.5, non la versione attuale, ChatGPT 4.